A partire dal mese di marzo 2016, diversi operatori del territorio della Rete di Riserve Alta Val di Cembra – Avisio, e più in generale dell’Alta Val di Cembra, hanno partecipato a un percorso di progettazione partecipata attivato dalla Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio nel contesto dell’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, con l’obiettivo di individuare e sviluppare progetti legati alla promozione della biodiversità e del turismo leggero e sostenibile.
Fin da subito la partecipazione è stata molto alta e operatori agricoli, turistici e soggetti istituzionali si sono confrontati su come valorizzare le potenzialità del nostro territorio.
La caratteristica principale che accomuna gli operatori coinvolti, messa in evidenza dagli stessi partecipanti, è quella di vivere in un territorio di grande bellezza e con ampie aree naturali e selvagge ma che, proprio per questo, richiedono grande cura e attenzione.
Dopo una serie di incontri formativi, si sono creati all’interno del laboratorio tre tavoli di lavoro che si sono concentrati sui seguenti temi:
Ogni tavolo ha quindi sviluppato al suo interno una progettualità particolare per trovare strategie di sviluppo del territorio. Per quanto riguarda il tavolo della “Biodiversità rurale”, il progetto nato dal gruppo di lavoro è stato quello di cercare una forma che unisse i vari soggetti che hanno partecipato al percorso in maniera più stabile e strutturata: una forma che permettesse di operare più efficacemente soprattutto sul piano della promozione e valorizzazione delle produzioni agricole e dell'offerta turistica.
È da questo percorso e da questa volontà condivisa che nasce l'idea di fondare un'associazione: un'idea nata “dal basso” e da un gruppo di soggetti eterogenei, che si è concretizzata il 16 settembre 2016 con la costituzione formale dell'“Associazione Culturale Bio Bono – Turismo e Agricoltura Contadina” .